venerdì 6 giugno 2008

SEGNALI IONOSFERICI PRIMA DEL SISMA DEL SICHUAN?

Il 5 giugno un giornalista scientifico della BBC News, Paul Rincon, ha pubblicato sul sito dell'emittente britannica un lungo servizio intitolato Plan for quake 'warning system' , che potete leggere qui:

http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/7435324.stm

In esso si riferisce che chiari disturbi elettrici nell'alta atmosfera sono stati registrati nei giorni precedenti il disastroso sisma cinese del 12 maggio scorso.

E' quanto si è appreso anche grazie al fisico Minoru Freund, dell'Ames Research Center della NASA, il cui padre Friedemann è uno dei più noti studiosi di EQL e di precursori sismici e ad Stuart Eves, della ditta inglese di ricerca geofisica SSTL (Surrey Satellite Technology Limited), il cui sito è:
A quanto pare, i due organismi hanno registrato fortissimi segnali elettromagnetici nella ionosfera prima della scossa principale.

Stuart Eves si è detto ottimista circa le conseguenze dell'osservazione: "l'evidenza suggerisce che stiamo per passare il limite oltre il quale disporremo di una tecnologia praticamente utilizzabile", anche rimangono se gravi problemi, ad esempio quelli relativi a quanto tempo possa intercorrere fra i segnali ed il sisma. Freund ritiene inoltre che questo tipo di precursore vada integrato con altri, ad esempio con l'aumento delle emissioni IR dalle zone epicentrali - cavallo di battaglia di F. Freund - con le anomalie dei campi elettromagnetici a bassisime frequenze, ecc.

Altri però continuano ad essere prudenti sull'intera questione. Mike Blanpied, dello US Geological Survey (USGS), ha dichiarato alla BBC che il collegamento tra i fenomeni che si producono in laboratorio ed i processi naturali non è ancora stato dimostrato ed ha avanzato due critiche principali al modello di Freund. In primo luogo, ha rilevato che gli esperimenti sono stati fatti su rocce secche a pressioni e temperature ambiente ma che nelle profondità della crosta ogni minima cavità rocciosa è rimpita da soluzioni di minerali e che esse sono soggette ad alte temperature e ad alte pressioni. In secondo luogo, Blanpied ha osservato che l'ipotesi presuppone che alcuni giorni prima dei sismi si verifichino rapidi cambiamenti nelle tensioni e nelle deformazioni crostali. Ebbene, per quanto noto questi rapidi cambiamenti non sono mai stati rilevati prima dei terremoti, cosa che potrebbe indurre a pensare che come precursori siano troppo deboli per essere registrati e dunque utilizzati.

Pur ammettendo che la teoria richiede ancora molto lavoro, Minoru Freund ha aggiunto di star lavorando ad un progetto per mettere in orbita un sistema di pronto allarme basato su almeno tre satelliti posti in orbita terrestre.

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