venerdì 23 novembre 2007

EARTHQUAKE LIGHTS (EQL) E PRECURSORI SISMICI: DIBATTITO SUL MODELLO DI F. FREUND

Friedemann T. Freund è un geofisisco americano che lavora al Dipartimento di fisica della San Jose State University della California e presso il Laborario di geodinamica planetaria del NASA Goddard Space Flight Center.

Si occupa di precursori sismici e di EQL da almeno vent'anni, ma a partire dal 2005, quando insieme alla sismologa canadese France St-Laurent ha presentato una relazione al "4th International Workshop on Seismo Electromagnetics" (IWSE) svoltosi in Giappone, ha assunto un ruolo di primo piano in quest'ambito grazie ad un modello elaborato insieme ad altri studiosi operanti in istituzioni di ricerca di varie parti del mondo.


Quello di Freund è un modello geochimico secondo il quale nelle rocce ignee sottoposte all'accumularsi di tensioni prima della liberazione energetica dei sismi un flusso di correnti elettriche sarebbe indotto dai complessi meccanismi delle lacune elettroniche positive presenti in quel genere di rocce.


Un contributo suo e di altri suoi colleghi sui segnali elettromagnetici pre-sismici nelle gamme ULF, VLF ed ELF inquadrati in quel modello (titolo: "On the Role of P-Hole Charge Carriers in the Generation of Pre-Earthquake Signals") è apparso - insieme agli abstract di altri tre lavori sui precursori e sull'interpretazione delle EQL usciti nel 2006 su Physics and Chemistry of the Earth - nei Proceedings dell'International Project Hessdalen Workshop pubblicati due mesi fa sotto l'egida del Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen.


Sul sito dell'IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) americano sono disponibili contributi di diversi Autori circa il modello per le EQL e i precursori di Freund ed associati. Gli articoli si trovano nella versione telematica di IEEE Spectrum, la rivista dell'organismo in discorso.

Sul numero del dicembre 2005 Freund aveva pubblicato insieme a Tom Bleier "Earthquake Alarm", un articolo che sintetizzava le sue teorie. E' recuperabile (sono quattro pagine) a cominciare dall'url:


http://www.spectrum.ieee.org/dec05/2367


Tom Bleier, co-autore, è il presidente della QuakeFinder, una società californiana che si dedica allo sviluppo di tecnologie previsionali per gli eventi sismici:


http://www.quakefinder.com/

Nel numero di aprile 2006 sono giunte delle reazioni scettiche ad opera di tre colleghi di Freund. Robert J. Geller, Alex I. Braginski e Wallace H. Campbell hanno infatti inviato alla rubrica "Forum" dell'IEEE Spectrum una lettera poi pubblicata sotto il titolo "Noise, not Signals", seguita dalla risposta di Freund e di Bleier. Potete trovare tutto all'url:

http://www.spectrum.ieee.org/apr06/3216

A dire il vero, della lettera dei tre scienziati critici esiste anche una versione più breve ("Earthquake Precursors of Background Noise?"), stavolta accompagnata da una risposta del solo Bleier ("With Respect to Earthquakes"). Questi due interventi si trovano qui:

http://www.spectrum.ieee.org/apr06/3275

Geller è un sismologo americano che lavora all'Università di Tokyo. Interessato al problema dello sviluppo di strumenti previsionali per i sismi è tuttavia fra coloro che dubitano degli stessi fondamenti concettuali della ricerca di essi. Braginski si occupa dello sviluppo e delle applicazioni del magnetometro SQUID, mentre Campbell studia il magnetismo terrestre.

Bleier nella sua replica alle critiche sottlinea che sebbene lo studio dei rapporti fra attività sismica ed emissioni EM sia ancora in una fase infantile, molti dati al riguardo sono stati raccolti dal microsatellite Demeter lanciato il 29 giugno 2004 ad opera del CNES francese. Le sue strumentazioni hanno registrato più di tremila segnali EM associabili a sismi M>5 secondo costanti statistiche significative. Anomalie IR sono state rilevate in 10-20 casi e comparate con il rumore di fondo al fine di identificare le supposte vere anomalie dovute ai sismi.

Su Demeter potete consultare:


http://smsc.cnes.fr/DEMETER/


Infine, su IEEE Spectrum del febbraio 2007 si trova un altro interessante articolo di Alberto Enriquez, ("Early Warning For Earthquakes. Teasing out the physics behind radio anomalies") che fa il punto sulla controversia. Stavolta potete puntare su:


http://www.spectrum.ieee.org/feb07/4886

Enriquez, che era già intervenuto sulle EQL con un breve pezzo in New Scientist n. 1402 del 5 luglio 2003, spiega che l'intervento che F. Freund ha tenuto nel dicembre 2006 al meeting dell'American Geophysical Union svoltosi a San Francisco ha suscitato notevoli consensi. In particolare Nervin Bryant, che è un analista dei satelliti del Jet Propulsion Laboratory ha dichiarato che a suo avviso nella comunità scientifica nessuno come Freund era riuscito finora ad avvicinarsi di più ad una spiegazione razionale della comparsa e della scomparsa rapidissime delle anomalie IR rilevate via satellite.

Bodo P. Reinisch è a capo del team che per conto della NASA si sta occupando del Radio Plasma Imager (RPI), uno speciale radar il cui scopo fondamentale è quello di studiare la magnetosfera terrestre utilizzando le procedure di imaging nella gamma delle RF. Ebbene, Reinisch ha lodato la presentazione di Freund criticando invece in modo netto le teorie che cercano di render conto in modo convenzionale delle perturbazioni ionosferiche legate ai sismi.

Proseguono però anche le critiche a Freund. Nel suo pezzo Enriquez ha citato da ultimo il geofisico Stephen Park, dell'Università della California di Riverside secondo cui la significatività delle anomalie IR rilevate sarebbe solo presunta, perché trascurerebbe gli effetti dovuti alle condizioni meteo e ad alla presenza delle masse oceaniche. Inoltre, Park ha riferito di non aver avuto alcun successo nel tentativo di rilevare variazioni di resistenza nelle rocce della celebre faglia di San Andrea.

1 commento:

Renzo Cabassi ha detto...

In relazione ai lavori di Freund, Adriano Nardi da anni lavora su argomenti analoghi. Sempre sui Proceeedings IPHW2006 un suo, e di Michele Caputo, articolo dal titolo "VLF SIGNALS EMITTED FROM ROCKS UNDER DIFFERENT EXPERIMENTAL CONDITIONS WITH PARTICULAR REFERENCE TO SEISMIC PRECURSORS" su cui recentemente lo stesso Freund ha mostrato un interesse, unitamente a France St-Laurent. Di seguito l'abtract del contributo di Nardi & Caputo.
"Il monitoraggio dello spettro radio ELF e VLF (tra 0,8 e 12 kHz) durante il processo di rottura della roccia per compressione uniassiale ha evidenziato la presenza di emissioni elettromagnetiche impulsive con due caratteristiche modalità in una dinamica che si sviluppa prima, durante e immediatamente dopo la rottura, culminando in un episodio parossistico concomitante alla rottura. L’occorrenza del fenomeno appare indipendente dalla litologia che tuttavia ne condiziona l’evidenza in funzione delle caratteristiche meccaniche e strutturali del materiale. La presenza di liquidi di saturazione ha influenzato significativamente il fenomeno. L’emissione appare direttamente legata al processo di micro e macro fratturazione che precede e determina la rottura del campione.
Un analogo processo di emissione è stato riscontrato anche in condizioni di sforzo distensivo nel processo di assestamento dei versanti litoidi dopo l’abbattimento di fronti di cava. Infine un monitoraggio della radiazione naturale in atmosfera, eseguito con pochi sensori nell’arco di due anni, ha evidenziato soltanto tre segnali compatibili con i modelli osservati in laboratorio ma per ciascuno di essi è individuabile un sisma di magnitudo ≥ 4.5 che si è manifestato sul territorio nazionale con un posticipo medio di 3,6 giorni."